La partenza regolare, ma in leggero ritardo rispetto al previsto, è stata determinata da un già accennato pre-partenza all'insegna di continui aggiornamenti meteo e da due modifiche di percorso atte ad evitare le burrasche con mare forza 8 che si prevedevano per tutta la prima parte della gara.
Il primo passaggio al Giglio è stato quindi accolto con piacere da tutti i regatanti e non meno dai nostri che, a dieci minuti dalla partenza ancora lavoravano con grande spirito; rinunciando a partecipare alla cena organizzata dallo Yacht Club in onore della regata, intanto lavoravano al molo accompagnati dalla luce delle lampade.
E' doveroso ricordare che Castelpesca è stata in cantiere per 5 lunghi mesi, e che l'albero nuovo in carbonio non era mai stato testato, così come le vele; i lavori di ottimizzazione hanno puntato ad alleggerire sensibilmente l'imbarcazione..
obiettivo riuscito direi: in alcune fasi della gara infatti Castelpesca si è dimostrata davvero competitiva. Nella giornata di domenica per esempio si attestava in ottava posizione, nonostante il mancato funzionamento del pilota automatico.
Gaetano ha dovuto quindi tenere le redini della barca per tutto il tempo, la sua scelta di dare spazio ad un giovane velista come A.Cabras, si distingue per umanità e per passione, scelta che mira a diffondere l'amore per la navigazione in generale e della pratica velica in particolare.
Dopo numerosi piccoli grandi incidenti, la rottura del timone ha determinato la fine di una gara che si stava profilando davvero avvincente e movimentata; la seconda edizione ancora in corso, ha visto infatti finora 12 ritiri tra i quali anche un abbandono di imbarcazione con equipaggio tratto in salvo da una motovedetta della Capitaneria di Porto di Livorno.
Al momento conduce la regata la coppia di francesi Feuerstein - Fernin a bordo del proto CO2.
Ufficio stampa