Gaetano Mura

obiettivo TRANSAT 6,50

2009: l'Atlantico in solitario
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Giornale di bordo

Giornale di bordo

giovedì 14 giugno 2007

La Mini Solo e la Lions

Come per il Gran Premio d'Italia Classe Mini 6.50, riceviamo da Gaetano le sensazioni a caldo post regata…

In queste pagine, alla vigilia della partenza per la qualificazione 1000 miglia in solitario ci racconta la Mini Solo e La Course des Lions:

La Mini Solo è stata una prova impegnativa, siamo usciti in mare al mattino con vento a 15 nodida SW che rinforzava;
la partenza è stata buona e sono stato tutta la mattina col gruppo di testa.

Ad una quindicina di miglia dalla cardinale nord di Port Camargue ci sono i primi allevamenti di mitili, qualche giorno prima avevo deciso, studiando un po' le correnti (che da queste parti si fanno sentire), che avrei passato di terra lasciandoli a sinistra, ma all'ultimo momento ho optato per il passaggio esterno.

Il vento ha girato ad ovest rinforzando fino a 30 nodi, così ha dato buono al gruppo di terra che navigava mure a dritta con un'onda ancora ragionevole.

Sotto la pioggia incessante il vento ha girato a NW rinforzando sempre di più e la boa di Gruissant, perfettamente nell'asse del vento ci costringeva a bordi piatti in un mare che si vede solo nel Golfo del Leone.

Ho stretto i denti e all'una e venti ho girato la boa con 41 nodi di maestrale, ho tirato un sospiro di sollievo, ho attaccato il pilota, messo due barrette sotto i denti e tirato più che potevo sino al traguardo.

In porto ho saputo che ci sono state ben 18 barche che si sono ritirate non avendo raggiunto la boa.

Mi sono piazzato 15° e sono veramente soddisfatto, non solo per il risultato, ma anche per aver portato a termine la regata serenamente e senza rompere niente!

Una piccola curiosità: tagliato il traguardo non c'è un gommone ad aspettarti, devi entrare e manovrare a vela… da queste parti si usa così.

La Course des Lions, è stata una bella gara, belle barche e alto livello tra gli skipper.

Non nego un certo timore e un po'di tensione nel dovermi confrontare con velisti del calibro di Caracci, Podestà, Le Claquin e Douget che è stato l'ultimo vincitore della MiniTransat.

La partenza è stata rimandata di qualche ora per gli immancabili 30 nodi di maestrale; il via è stato dato alle 16 col vento che andava a calare.

Ho fatto una bella partenza con un prologo costiero prima del disimpegno, lasciando le cardinali a sinistra, finalmente in poppa.

Poi tutta la notte sotto spi, per il resto è stata una regata tranquilla con poco vento e con i passaggi (San Rafael, Porquerolles, Calvì) quasi tutti notturni e difficoltosi per il poco vento.

A Calvì per esempio, ci siamo ritrovati all'alba in 15, tutti insieme sulla boa e quasi completamente fermi.

Ho terminato la gara piazzandomi al 13° posto assoluto… bisogna dire che i Proto di ultima generazione sono dei veri e propri aeroplani… fanno un po' paura… comunque al passaggio di Calvì ho girato 46 minuti dopo Caracci e mi ritengo davvero soddisfatto.

Gaetano

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